(ASI) Roma, 28 luglio. “Giorgia Meloni dice di non capire bene cosa significano i maggiori acquisti di gas liquefatto americano all’esito dell’accordo sui dazi con gli Usa?
Che penosa ipocrisia. Allora le facciamo uno schemino, tanto per rammentare alla premier cosa ha fatto alle spalle degli italiani, con il favore delle tenebre. Ancora prima del Liberation Day del 2 aprile, la premier aveva fatto scrivere nel Piano per l’export del ministro Tajani l’impegno italiano ad acquistare più Gnl americano. Era fine marzo 2025. Il 16 luglio, quando ancora diceva di trattare, Meloni faceva annunciare all’Eni un contratto di acquisto di Gnl americano da 2 milioni di tonnellate l’anno per 20 anni. Nei giorni successivi una prima pagina del Sole 24 Ore ricordava che nei primi sei mesi del 2025 l’Italia ha già raddoppiato gli acquisti di Gnl americano. E oggi Meloni ha la faccia tosta di dire che non ha capito bene i riferimenti al gas americano? Non faccia la pavida e per una volta spieghi agli italiani cosa ha fatto in questi mesi. Il Gnl è un gas mediamente più costoso di quello via tubo, che minaccia di scaricarsi sui consumatori in termini di bollette ancora più salate. Gli italiani ringraziano”. Lo comunicano in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio, finanze e attività produttive di Camera e Senato.


