Caso Paragon: Ruotolo (PD), nuova conferma su spionaggio. Il Copasir riapra il caso, servono audizioni dei giornalisti e dei rappresentanti della stampa. Lo scandalo coinvolge l'Europa

(ASI) "Nella relazione sul caso Paragon, il Copasir aveva previsto la possibilità di riaprire l'indagine in presenza di novità, in particolare sullo spionaggio ai danni dei giornalisti: 'Il Comitato si riserva la possibilità di svolgere ulteriori approfondimenti, anche successivamente alla pubblicazione della presente relazione, su eventuali profili di competenza in relazione presunte intrusioni in dispositivi mobili rese note da altri due giornalisti nelle ultime settimane'. 

La novità c'è: Citizen Lab, il team di ricercatori dell'Università di Toronto che si focalizza sulla sicurezza online e sulla sorveglianza digitale, ha confermato che anche Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage come Francesco Cancellato, è stato intercettato tramite lo spyware Graphite. È una conferma senza ombra di dubbio.
Chiediamo al Copasir di riaprire il caso. Vogliamo sapere perché due giornalisti italiani sono stati spiati. È fondamentale che il Comitato ascolti non solo i due cronisti coinvolti, ma anche i rappresentanti istituzionali della categoria: il presidente e la segretaria della Federazione nazionale della stampa e il presidente dell'Ordine dei giornalisti. Il caso non è chiuso. È interesse dello Stato italiano fare piena luce: due giornalisti sono stati intercettati insieme ad attivisti che salvano vite in mare. La verità va accertata, senza zone d'ombra. 

E' un caso che riguarda l'Europa perché, secondo Meta, sono 61 le utenze intercettate in 17 paesi europei, mentre secondo Apple sarebbero addirittura 150 i paesi coinvolti. E quanti sono i giornalisti, gli oppositori politici, gli attivisti della società civile spiati illegalmente?
Ad ulteriore conferma della necessità di riaprire il caso arriva oggi la risposta della Commissione europea ad una nostra interrogazione in cui la Commissione afferma di essere a conoscenza del caso Paragon e definisce inaccettabile accedere in modo illegale ai dati dei cittadini, compresi giornalisti, oppositori politici e attivisti della società civile".Così in una nota Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale ed europarlamentare del Pd.

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