Referendum, PD  critica la posizione del Presidente Consiglio Meloni di andare al seggio e non ritirare la scheda

(ASI) Nel dibattito sul referendum dell'8 e 9 giugno, esponenti della segreteria nazionale del PD hanno criticato duramente la posizione della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di andare al seggio senza ritirare le schede. Sulla questione si riportano le dichiarazioni dei parlamentari del PD:  Marina Sereni, Debora Serracchiani, Sandro Ruotolo, Marta Bonafoni e Alessandro Zan.

Referendum: Sereni (Pd), Meloni fa il gioco delle tre carte

(ASI)"Andare al seggio e non ritirare la scheda (è da intendersi tutte le schede!) equivale a non andare a votare. Meloni ha avuto paura di dire esplicitamente che vuole far mancare il quorum e ha provato ad ingannare gli italiani. Carta vince, carta perde...magari la prima volta ci si casca per curiosità ma poi tutti capiscono che è un trucco! E gli italiani faranno bene a non fidarsi del vecchissimo "gioco delle tre carte". Andare a votare e scegliere 5 Si' ai referendum l'8 e 9 giugno e' il solo modo per difendere il lavoro sicuro e migliorare la legge per la cittadinanza". Lo dichiara in una nota Marina Sereni della segreteria nazionale del PD.

Referendum, Serracchiani (Pd), Meloni politica opportunista 

(ASI) "Da politica opportunista quale è, la Meloni colpisce ancora: vado a votare ma non ritiro la scheda. Cioè, non posso dire che non vado a votare, quindi dico che vado a votare ma non ritiro la scheda, così non voto ma è come se avessi votato. Uno, nessuno e centomila. L'unica certezza è che è meglio che gli italiani non votino. La democrazia è una brutta bestia per la  destra al Governo". lo dichiara in una nota Debora Serracchiani responsabile giustizia nella segreteria nazionale del PD.

 

Referendum: Ruotolo (Pd), Astensione Meloni vergogna per Paese democratico 

"La montagna ha partorito un topolino. Anzi, peggio. La Presidente del Consiglio ha annunciato che andrà al seggio ma non ritirerà le schede. Un messaggio chiaro: si asterrà. Non era mai accaduto nella storia della nostra Repubblica. È una vergogna per un Paese democratico. Un Presidente del Consiglio che si astiene, la seconda carica dello Stato che non vota, un governo che invita a disertare le urne e 'andare al mare'. Hanno paura del voto popolare. Per questo il silenzio, per questo l'oscuramento del referendum". Così in una nota Sandro Ruotolo, della segreteria nazionale del PD ed europarlamentare.

 

Referendum: Bonafoni (PD), Meloni gioca con le parole e prende in giro gli italiani"

(ASI) "Vado a votare ma non voto. Non fossero parole pronunciate da una presidente del consiglio sarebbe solo uno scioglilingua venuto male. Invece Giorgia Meloni con l' uscita di oggi mette nero su bianco la sua presa in giro agli italiani. Ha paura del quorum, si affida a un trucco linguistico anche poco efficace.

Se la presidente del consiglio è contraria a combattere la precarietà e i morti sul lavoro, se è contro i diritti, almeno abbia il coraggio di andare e votare no".Lo scrive in una nota Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd con delega al Terzo settore e all'associazionismo.

 

Referendum: Zan (Pd), Meloni insulta intelligenza italiani"

(ASI) Giorgia Meloni dice che andrà a votare ma non ritirerà le schede, quindi non potrà essere conteggiata fra i votanti. L'ennesima presa in giro della presidente del Consiglio e un insulto all'intelligenza degli italiani. Boicottare il voto con giri di parole e furberie significa disprezzare il confronto democratico e avere paura del giudizio delle cittadine e dei cittadini. Nel giorno in cui si festeggia la Repubblica è doppiamente grave.
L'8 e il 9 giugno risponderemo con il voto e saremo in tanti. Sommergiamo di voti questo governo ignobile". Così in una nota Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale Pd ed europarlamentare.

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