(ASI) Roma - “La tanto osannata Standard & Poor’s, il nuovo faro economico del Governo Meloni, sforna l’ennesima previsione di una crescita agonizzante del Pil nel 2025, con l’Italia accreditata di un misero +0,5% che la sbatte dietro Eurozona (+0,8%), Francia (+0,7%), Spagna (+2,4%) e Regno Unito (+0,9%), solo per limitarsi ai principali Paesi.
Resta, come sempre negli ultimi anni, la consolazione di una Germania che ‘tira’ di meno e che per questo produce un danno molto grave proprio all’Italia. Quindi altro che consolazione, soprattutto se consideriamo che con lo spazio fiscale che ha, e la folle battaglia italiana per lo scorporo delle spese militari dal Patto, la Germania sta per mettere in campo centinaia di miliardi di investimenti, non solo militari, che risolleveranno la sua economia. Ovviamente Meloni e Giorgetti, come gli ultimi giapponesi nella giungla, continuano a raccontare una realtà che non c’è, condensata nella delirante frase ‘facciamo meglio degli altri’. Questi dati sono peraltro una pessima notizia per il debito pubblico, che calcolandosi in rapporto al Pil è destinato a crescere ulteriormente, dopo essere calato di 20 punti da fine 2020 a fine 2023 grazie alle politiche di investimento e sostegno all’economia varate dal Governo Conte II. Ai giapponesi nostrani nella giungla, semmai volessero un giorno provare a vedere cosa accade nel mondo circostante, facciamo presente che quando un Governo adotta la più micidiale politica economica austera, come fatto dall’Esecutivo Meloni e Giorgetti, agitando il vessillo dell’avanzo primario a tappe forzate, della moderazione salariale e del conseguente lavoro povero, delle privatizzazioni per svendere asset di Stato a qualche fondo a cui accreditarsi, le agenzie di rating come S&P di sicuro ti danno un bacio in fronte. Poi però ti fanno notare che l’economia è ferma”. Lo comunicano in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.


