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Emergenza incidenti mortali sul lavoro. Fermiamo le morti bianche.

(ASI) Due milioni di morti sul lavoro, annualmente, nel mondo di cui dodicimila bambini. In Italia, in questi ultimi anni, ci si attesta tra i milleduecento e milleduecento sessanta. Dagli anni sessanta ci siamo lodevolmente riscattati ma siamo sempre al di sopra della media Europea. L’Italia nell’ultimo decennio è risultato il paese con il più alto numero di morti sul lavoro. Al di là dei numeri, che sono davvero preoccupanti, il problema è etico, umano e morale.

Nessuno abbia a morire di morte violenta. In questo spirito, da sempre, ACLI e COLDIRETTI ed altre organizzazioni di categoria, hanno speso e spendono molto del loro essere in “Formazione, azione e servizi” per esaltare e tutelare la centralità del lavoro e dei lavoratori. Il lavoro è un diritto essenziale come essenziale è la “centralità dell’uomo” avanti ad ogni pretesa dei sistemi, modi e tempi di lavoro che non salvaguardano la salute e la vita. Spesso, troppo spesso, ignoranza e arroganza dei tempi moderni non fanno sperare in un prossimo cambio di tendenza, ma vale la pena non demordere. Intanto è bene non dimenticare questi sfortunati lavoratori ricordandoli alla misericordia dì nostro Signore.

Nel programma dell’ennesima edizione della “ Festa de l’Animella”, tradizionalmente organizzata a Collevalenza dalle Acli e Coldiretti del tuderte, è prevista la celebrazione di

 una Messa di suffragio nella cripta della Basilica dell’Amore Misericordioso: ore 17,30 di sabato 18 febbraio.

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