Caso Mose, Valdegamberi (Regione Veneto): “Galan ha ammesso le sue responsabilità. Tuttavia sostiene una cosa grave: mancano all’appello le responsabilità per il prelievo illecito di soldi pubblici per 995 milioni di euro tutti gli altri. Perché non si è

(ASI) "Ho letto l’intervista all’ex Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, apparsa su un quotidiano del Veneto ove dichiara che nella gestione del Mose manca all’appello un miliardo: è la differenza tra quanto dato in 40 anni al Consorzio Venezia Nuova che gestiva la realizzazione dell’opera e quanto risulta poi effettivamente speso.

Ammettiamo che io, il grande colpevole, abbia incassato i 5 milioni - dice Galan - di cui mi accusano. Gli altri 995 milioni devo sono andati? Più del 90% dell’illecito non ha un nome. Francamente la domanda che si è posto l’ex Presidente, se l’erano posta molti altri accorti osservatori. Sembrerebbe che il Giancarlo Galan fosse stato fatto diventare il capro espiatorio di un sistema, proteggendo e tenendo ben nascosti tutti gli altri. I cittadini e i contribuenti hanno il diritto di sapere la verità fino in fondo chi ha mangiato illecitamente i loro soldi. Perché paga solo chi ha partecipato per lo 0,5% dell’illecito e rimangono non indagati ed ignoti il rimanente 99, 5%? Spero di aver capito male.

La domanda me la pongo come cittadino prima ancora che come amministratore della Regione Veneto e avrei il piacere che qualcuno di autorevole desse delle risposte." Così in una nota Stefano Valdegamberi, Consigliere della Regione Veneto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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