Marsilio Bis in Abruzzo, ma vince astensionismo e perde Chieti
(ASI) Abruzzo - Marco Marsilio per il centrodestra (53,5%), ha superato di misura Luciano D'Amico per il centrosinistra (46,5%) e si è riconfermato presidente della Regione Abruzzo per la seconda volta.                                                                                Risultato storico perché per la prima volta un presidente di regione viene in Abruzzo riconfermato per la seconda volta di fila dai seggi elettorali, da quando dunque l'elezione è diretta con suffragio universale e non indiretta con elezione del consiglio regionale come avveniva durante la Prima Repubblica.
Ma, a vincere è stato l'astensionismo, con solo poco più del 52% degli elettori che si sono recati alle urne per le regionali (risultato più basso di sempre), quindi quasi un elettore su due non è andato a votare.
Questo la dice tutta su come le poltrone della politica si siano allontanate dalla società reale. 
Ma, non ê tutto oro quel che luccica in casa centrodestra, praticamente della vittoria di Marsilio è da salvare solo il risultato. Il centrodestra stava quasi riuscendo nell'impresa di farsi scavalcare all'ultimo secondo, in "Zona Cesarini" dalla coalizione in appoggio di D'Amico che era dato all'inizio molto in svantaggio rispetto a Marsilio. 
Ma, come nelle scorse elezioni regionali, la vittoria di Marco Marsilio è stata favorita anche sicuramente dall'assenza del ballottaggio e del voto disgiunto che non ha permesso agli elettori di votare un consigliere di uno schieramento e il candidato presidente dell'altro schieramento. Per quanto riguarda Chieti, la mia città, posso dire che si è riconfermato il vizio tutto chietino di dividersi per rivalità, invidie e interessi personalistici, penalizzando l'interesse cittadino. Alle regionali come alle politiche il capoluogo marrucino probabilmente non avrà pressoché nessun eletto in Regione. Si spera in un "ripescaggio" per surroga di Mauro Febbo (Forza Italia) nel caso in cui Daniele D'Amario venga riconfermato nella Giunta Marsilio.  
 
A tal proposito, l'elenco degli eletti in Consiglio Regionale in base al verdetto delle urne e i nomi che sono stati fatti per gli assessorati della Giunta Marsilio Bis: 
 
Coalizione di centrodestra di maggioranza (17 seggi più il presidente): Marco Marsilio, Paolo Gatti (FdI), Leonardo D’Addazio (FdI), Luca De Renzis (FdI), Umberto D’Annuntiis (FdI), Nicola Campitelli (FdI), Mario Quaglieri (FdI), Tiziana Magnacca (FdI), Massimo Verrecchia (FdI), Lorenzo Sospiri (Fi), Emiliano Di Matteo (Fi), Daniele D’Amario (Fi), Roberto Santangelo (Fi), Emanuele Imprudente (Lega), Vincenzo D’Incecco (Lega), Luciano Marinucci (Marsilio presidente), Gianpaolo Lugini (Marsilio Presidente) e Marianna Scoccia (Noi Moderati).
 
Coalizione di centrosinistra con M5S di minoranza (12 seggi più il candidato presidente perdente): Luciano D’Amico, Antonio Blasioli (Pd), Antonio Di Marco (Pd), Sandro Mariani (Pd), Dino Pepe (Pd), Silvio Paolucci (Pd), Pierpaolo Pietrucci (Pd), Erika Alessandrini (M5S), Francesco Taglieri Sclocchi (M5S), Giovanni Cavallari (Abruzzo Insieme), Vincenzo Menna (Abruzzo Insieme), Enio Pavone (Azione – D’Amico – Socialisti popolari riformatori) e Alessio Monaco (Alleanza verdi sinistra – Abruzzo progressista e solidale).
 
I nomi più ricorrenti che sono stati fatti per il toto assessori per il Marsilio Bis sono: 
Mario Quaglieri, Paolo Gatti, Tiziana Magnacca (in quota Fratelli d'Italia); Roberto Santangelo, Lorenzo Sospiri o se quest'ultimo andrà alla presidenza del Consiglio Regionale Daniele D'Amario (in quota Forza Italia); Emanuele Imprudente (in quota Lega). Resteranno senza rappresentanti in Giunta, benché con consiglieri eletti, le liste: Marsilio Presidente e Noi Moderati.
 
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia 

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