Carceri, Di Giacomo – Dopo il tredicesimo suicidio serve una “scossa” per il sistema penitenziario

(ASI) “Il tredicesimo suicidio dall’inizio dell’anno di un detenuto ad Imperia testimonia che i suicidi in carcere sono un problema che riguarda tutte le fasce di età, dai giovanissimi agli over 60, con quelli più frequenti tra gli under 40 ed è diffuso in tutte le carceri, tenuto conto che sono almeno un centinaio i tentativi di suicidio che gli agenti penitenziari hanno scongiurato negli ultimi anni.

Di fronte ad un trend che non sembra arrestarsi e che potrebbe far superare a fine 2024 il più tragico bilancio di suicidi, quello del 2022 con 84 vittime, le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio sono ancor più inaccettabili. Altro che “questione irrisolvibile” e “malattia da accertare” come dice il Ministro. Lo Stato deve correre ai ripari per mettere fine alla “strage di Stato” ed assolvere alla sua prima funzione di legalità che le deriva dall’avere in custodia vite umane. Serve una “scossa” per il sistema penitenziario. E in carcere non muoiono solo detenuti. C’è una questione che come sindacato di polizia penitenziaria abbiamo sollevato da tempo e che riguarda l’aumento esponenziale dei decessi per malore improvviso determinatesi tra gli operatori della polizia di Stato (tutti i Corpi) del quale, stranamente, non esistono statistiche ufficiali. Anche nella polizia penitenziaria c’è la stessa tragica situazione. Negli ultimi 13 mesi abbiamo avuto 41 poliziotti penitenziari che sono morti di malore improvviso, con un aumento del 200% rispetto alla media degli anni pre-pandemia, e anche se non esiste una statistica interna o dell’Istat, questi dati ci preoccupano molto come allarmano le famiglie del personale. Tra polizia e polizia penitenziaria i dati mostrano che c’è qualcosa che non va e messi insieme descrivono una situazione molto simile. Nel 2022 abbiamo catalogato 72 suicidi, così suddivisi: 16 nei Carabinieri; 8 nella Guardia di finanza; 3 dell’Esercito; 4 della Polizia penitenziaria; 24 della Polizia di Stato; 8 della Polizia locale; 5 Guardie giurate; 2 Vigili del fuoco; 2 dell’Aeronautica militare e marina. Nel corso del 2021 sono stati catalogati 57 suicidi, nel 2020 erano 51. In effetti, il suicidio è così diffuso in queste professioni che il numero di agenti di polizia morti per suicidio è più del triplo rispetto a quelli feriti a morte nell'esercizio delle loro funzioni. Così in una nota l'Organizzazione sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria

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