Armi - Cirielli: memoria corta Fassino genera confusione

(ASI) Roma - "Totalmente sconclusionata e fondata su dati oggettivamente non veri l'interrogazione dei deputati del Pd, Fassino e altri che, per fare notizia in un evidente momento difficile in termini di visibilità, si mostrano smemorati e superficiali e per alcuni aspetti anche deliranti". Lo ha dichiarato in una nota, l'on. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

"È falso che il Governo Meloni abbia venduto armi utilizzabili nel conflitto che vedeva impegnato l’Azerbaigian a liberare i sette distretti abitati da 750 mila azeri occupati dall’Armenia per 30 anni, perché quel conflitto si è sviluppato tre anni fa mentre governavano Pd e Cinque Stelle. È falso che siano state vendute armi che potevano essere usate in quest’ultima operazione dell’Azerbaigian per ricondurre sotto la sua giurisdizione, internazionalmente riconosciuta, il Karabakh. Inoltre Non ci consta ci sia stata alcuna violazione della legge 185 del 1990 negli ultimi sette mesi e se qualche autorevole esponente istituzionale ha elementi diversi può anche sporgere denuncia", ha aggiunto Cirielli. "È vero invece che la maggior parte delle armi vendute all’Azerbaigian, che non ho motivo di ritenere sia avvenuto in maniera illegittima, sono state vendute durante il governo Conte puntellato dal Pd che ha portato il deputato Fassino alla Presidenza della commissione Esteri della Camera", ha sottolineato il Vice Ministro. "In ogni caso il Ministro Crosetto non c’entra nulla nella procedura della vendita delle armi eseguita dall’agenzia indipendente UAMA che rimane unicamente sotto il controllo politico (ma non tecnico) del Ministero degli Esteri e, in particolare in questi 11 mesi, dal sottoscritto", ha concluso Cirielli.

 

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