DEF, M5S: uso politico del documento scorrettezza mai vista

(ASI) Roma - “Usare il Def per fare politica spicciola è un livello a cui nessun Governo era fino a oggi arrivato. Non bastano i dati Istat che hanno certificato come la scorsa Nadef abbia sbagliato i conti sul debito/Pil, che è sceso più del previsto grazie proprio alla spinta mai vista del Prodotto interno lordo; oggi il nuovo Def si ostina a puntare il dito contro il Superbonus, spiegando che senza questa misura di rilancio il rapporto debito/Pil sarebbe stato anche inferiore.

È l’ennesima menzogna, scritta nero su bianco su un documento che dovrebbe essere tecnico, smentita dai fatti. Il rapporto debito/Pil nel 2022 si attesta al 144,4% contro il 149,8% del 2021. Il dato è stato migliore delle stime della Nadef che indicavano per lo scorso anno un debito al 145,7% del Pil. Questo nonostante il ricalcolo del deficit. Di più, perché dal 155% del 2020, il debito è dato in netta diminuzione al 142% quest’anno: un abbattimento di 13 punti percentuali in tre anni che non ha precedenti e che è il frutto delle politiche espansive portate avanti dal Governo Conte II. Altro che buco. Siamo ormai arrivati al paradosso sui conti pubblici: la misura che più ha contribuito a ridurre il rapporto debito/Pil, agendo sul denominatore e portando il Prodotto interno lordo al +10,7% in due anni, viene oggi additata come la responsabile di una più marcata discesa del rapporto. Come se una diminuzione di 13 punti in tre anni fosse poco. È la realtà vista alla rovescia, un’abitudine a cui questo Governo ci ha abituato per giustificare misure draconiane di riduzione della crescita: dal taglio della rivalutazione delle pensioni, passando per il taglio alla sanità, all’istruzione, agli investimenti. Giorgetti parla di ‘ambizione responsabile per una nuova fase di crescita’. Non c’è che dire, sulle agenzie di stampa il ministro è un leghista della prima ora, ma nei fatti è uno dei falchi dell’austerità che il suo partito si prometteva di combattere. E la cosa più triste e che ne fa un vanto”. Lo comunicano in una nota i componenti M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.

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