Sutto (ACE): la diversità e la libertà spiegate dal movimento evangelico
(ASI) "La deriva morale della nostra società pare non conoscete limiti in discesa, mi sembra di percorrere un tunnel che si allunga e  non ti permette di intravedere l'uscita.
Un bacio, ma che male c'è. Dio è amore. Riecheggia nelle mie orecchie ...sta scritto...e li creò maschio e femmina. E lei fu un aiuto convenevole non sempre e non sempre lo fu nemmeno lui,il maschio.
Talvolta tiranno,talvolta violento,talvolta traditore. E si tradirono l'uno con l'altro,il maschio e la femmina. E si rimproverarono l'uno l'altra.
Ora per vendetta lui bacia lui, Davanti agli amici, allo stadio, nel corso di uno spettacolo televisivo di alta risonanza mediatica. E lui e lui che si baciano non scandalizzano nessuno perché che male c'è.
Dio è amore, si può amare la montagna,la donna,la Reggiana calcio,e anche lui. Io lui genere maschile singolare, amo, voce del verbo amare,indicativo presente,lui,pronome maschile...ma forse è femminile.
Che fare?  La soluzione è politica? No, dai. È morale. La transizione passi per la porta istituzionale! C'è una frontiera che non va superata? Vedete voi. Che peccato che Dio abbia detto che esiste il peccato e che Cristo,se credi in lui ti libera dal peccato. Se ti converti . Elezioni? C'è un gruppo politico che difende i valori dell'io uomo e dell'io donna? C'è Qual è non te lo dico io. Io maschile singolare. Così dichiara in una nota Vito Sutto"

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