Umbria, un'altra vittima sul lavoro, la CISL Umbria: "Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita"
(ASI) "Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita". Il 2023 si apre con un'altra vittima sul lavoro. Per la Cisl Umbria è arrivato il momento di dire basta a questi tragici incidenti: “I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, continuano ad essere  allarmanti, drammatici.                                                                                              Nel 2022 gli incidenti sono aumentati rispetto all'anno precedente del 23,3 per cento. Venti sono stati invece i morti con l'ultimo decesso avvenuto a Castel Viscardo a fine dicembre. In attesa di comprendere dalle autorità competenti cosa sia accaduto a Corciano, come Cisl Umbria siamo convinti che dobbiamo fermare questa lunga scia di sangue, una strage silenziosa che non può diventare un dato statistico, rassegnazione. Servono maggiori controlli da parte degli organi preposti che debbono essere rafforzati numericamente nei presidi".
"Su questa direzione va il recepimento accordo Coordinamento vigilanza deliberato dalla Giunta regionali lo scorso 30 dicembre. E’ necessario - conclude la Cisl Umbria - impegnarsi per un’attività concertativa con le istituzioni e le parti datoriali che sappia dare una concreta risposta ai lavoratori, facendo fare a tutti gli attori un balzo culturale in avanti". Così in una nota Cisl Umbria.

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