Valdegamberi (Consigliere Regione Veneto): "Dal 2023 il 30% di Energia Idroelettrica in meno se non si ferma la legge sul deflusso ecologico voluta dall'Europa, facendo aumentare la dipendenza dell'Italia. Il nuovo Governo intervenga con urgenza".
(ASI) In un momento tragico sul fronte dei costi dell'energia, la principale fonte rinnovabile,  l'energia idroelettrica, rischia il prossimo anno di avere un calo di produzione di circa il 30 percento.                                                              Questo è dovuto dall'applicazione di una Direttiva Comunitaria che obbliga i gestori a usare meno acqua dei fiumi per produrre energia, lasciandola scorrere nell'alveo. Si chiama "deflusso ecologico" la quantità di acqua non utilizzata che dovrà essere obbligatoriamente lasciata fluire nei corsi d'acqua e non trattenuta per produrre elettricita'. Il Consigliere Regionale Veneto,  Stefano Valdegamberi, vista la situazione che sta rischiando di mettere in ginocchio il sistema produttivo veneto, si rivolge alla Giunta Regionale perché si faccia promotrice presso il Governo di un provvedimento legislativo d'urgenza che posticipi l'applicazione di questa legge, intrisa di posizioni ideologiche, rivedendo anche i parametri per il futuro". "Inutile invocare l'autosufficienza energetica e le fonti rinnovabili - prosegue il consigliere veneto - quando leggi, frutto più di ideologia ambientalista che di razionalita' e buon senso, riducono la principale e la più sostenibile fonte energetica, quella idroelettrica, che garantisce il 15 percento del fabbisogno nazionale". Così in una nota il Consigliere Regionale Veneto,  Stefano Valdegamberi.
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