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(ASI) "Secondo l'ultima modifica introdotta in manovra, il Governo ha dimezzato la stretta sulle farmacie, cambiando la lista dei farmaci che potremo acquistare anche nei supermercati". Così inizia un comunicato del Codacons dove si chiede che i farmaci di fascia A siano venduti anche nei supermercati.

 

"Per il Codacons- si continua a leggere- è un evidente cedimento alla lobby dei farmacisti, dopo il dietrofront già verificatosi sui taxi. E per fortuna questo doveva essere il Governo chiamato alle scelte impopolari e difficili. Per l'associazione di consumatori, infatti, dato che nei supermercati è già obbligatoria la presenza dei farmacisti, non si capisce per quale ragione non si possano vendere non solo tutti i farmaci attualmente di fascia C ma anche quelli di fascia A. Peraltro il Governo, pur di accontentare Federfarma e fare in modo che le farmacie continuino ad avere l' esclusiva sui farmaci con ricetta, rischia di mettere a rischio la salute dei consumatori. Infatti l'Aifa dovrà entro tre mesi togliere l'obbligo di ricetta ad alcuni farmaci che fino ad oggi l'avevano. A che titolo? Quale nuova scoperta medica è stata fatta? Sarà una scelta politica o medica, visto che l'elenco dovrà essere fatto d'intesa con il ministero della Salute? E, soprattutto, che succederà alla riforma se tutti i farmaci di fascia C resteranno con obbligo di ricetta? La riforma andrebbe in cantina! La salute del paziente, ipotizzando per assurdo che sia a rischio, non è certo messa in gioco dal fatto di acquistare un farmaco da un farmacista piuttosto che da un commerciante, senza contare che anche nei supermercati ci devono essere i farmacisti; semmai è a rischio se un medicinale con controindicazioni significative diventa inspiegabilmente ed improvvisamente acquistabile senza bisogno che sia prescritto dal proprio dottore di fiducia, previa visita. Per tutte queste ragioni- conclude la nota - il Codacons invita il Governo a liberalizzare totalmente la vendita di tutti i farmaci nei supermercati e nelle parafarmacie".

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