Energia, Turco (M5S): recovery energy fund necessario, Governo si faccia portavoce
(ASI) Roma – “Due anni fa, quando il Coronavirus è piombato nelle nostre vite, l’Ue ha avuto il coraggio di abbandonare il suo consolidato rigorismo e di aprire una nuova stagione di slancio economico favorendo gli investimenti pubblici. Questo cambio di indirizzo si è tradotto nella svolta epocale del Recovery Fund. E ora il tema si ripropone. Di fronte all’invasione russa in Ucraina, che condanniamo in maniera totale, l’Europa rischia di essere attanagliata da una morsa di rincari energetici ancora più pesante di quella già in corso. Dunque crediamo sia decisiva la proposta lanciata stamattina da Giuseppe Conte di un Recovery Energy Fund. E’ l’unica via per poter aprire un percorso di maggiore autonomia sul fronte energetico, incrementando gli investimenti sugli approvvigionamenti, sulle fonti rinnovabili e su sistemi comuni di stoccaggio. Per far questo è fondamentale che la Banca Centrale Europea supporti l’area Euro con un approccio all’insegna dell’incisività e del coraggio. Nei giorni scorsi persino membri del comitato esecutivo dell’Eurotower come Isabel Schnabel hanno anticipato che il conflitto in Ucraina potrebbe ritardare l’uscita dal “quantitative easing”: bisogna continuare sulla via dell’impulso e dello stimolo. Le nostre imprese necessitano dell’approccio nato col Next Generation Eu. E ora lo sforzo massimo va fatto sull’energia, perché il rischio che la situazione degeneri è concreto. Auspichiamo che il governo Draghi si faccia primo promoter in Europa della proposta”. Così in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e già Sottosegretario nel Governo Conte II.
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