(ASI) È un primo passo positivo per il piano di ricostruzione e di aiuti economici alle aziende agricole e agli allevamenti devastati dagli incendi con decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti, la tragica perdita di vite umane tra gli agricoltori e danni stimati in quasi un miliardo di euro.

 È quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente le decisioni prese dall’ultimo Consiglio dei ministri sull’emergenza incendi che hanno colpito l’Italia nell’estate 2021 dalla Sicilia alla Calabria, dal Molise alla Sardegna.

Ogni rogo – evidenzia la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni.

“E’ importante lo stato di emergenza varato dal governo per arrivare al più presto ad un piano di ricostruzione e di aiuti economici per le aziende agricole e per gli allevamenti devastati dagli incendi, ma occorre anche intervenire per ridare sostenibilità economica e sociale al lavoro dei boscaioli impegnati quotidianamente nella pulizia e nella salvaguardia dell’ambiente” afferma Prandini.

“Considerato che 6 roghi su 10 in Italia sono di origine dolosa per salvare il patrimonio forestale contro le speculazioni sull’uso dei terreni distrutti dalle fiamme è fondamentale combattere le speculazioni estendendo il divieto di cambio di destinazione d’uso delle aree boschive e dei pascoli percorsi dal fuoco anche ai terreni agricoli” sottolinea il presidente della Coldiretti.

È fondamentale che le Regioni, in stretto coordinamento con il Ministero delle politiche agricole, provvedano alla ricognizione dei danni e delle aree colpite con il ristoro – sottolinea la Coldiretti - delle perdite subite dagli agricoltori e dagli allevatori che in molti casi rischiano di non poter proseguire la loro attività. Per quanto riguarda il patrimonio boschivo – continua Coldiretti - servono interventi massicci, attuabili anche con i fondi del PNRR, così come è fortemente auspicabile l’attivazione immediata delle misure previste dai Psr (Piani di sviluppo rurale) regionali.

“Occorrono interventi strutturali per ricreare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli anche nei confronti delle azioni criminali che sono un danno per l’intera collettività” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “l’intervento dello Stato deve saper accompagnare l’imponente azione di solidarietà messa in moto dagli agricoltori della Coldiretti da tutto il Paese per aiutare i colleghi colpiti dalle fiamme, anche con il contributo determinante di Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e di Bonifiche Ferraresi  che hanno messo a disposizione mangimi per l’alimentazione degli animali sopravvissuti”.

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