(ASI) «La proposta di riordino del codice appalti oggetto della legge delega, rappresenta una svolta per liberare risorse a favore di economia e lavoro. Ben vengano le misure rivolte alla semplificazione come la riduzione e qualificazione delle stazioni appaltati e digitalizzazione delle procedure di gara. Lascia ben sperare per il mondo dei servizi anche la cornice di razionalizzazione della disciplina generale in raccordo con quella europea. Desta comunque perplessità il tema della discrezionalità della committenza in tema di subappalto, così come l’ipotesi di accantonare l’albo dei commissari di gara a favore in una qualificazione di commissioni interne.


Ribadiamo per chiarezza, che il nuovo codice appalti, per essere davvero incisivo, debba accogliere in pieno l'istanza principale del mondo dei servizi che, a prescindere dall’intensità della manodopera, passa per l'eliminazione del criterio di aggiudicazione al massimo ribasso, ammettendosi solo l’aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa». Lo dichiara Lorenzo Mattioli, presidente di Confindustria Servizi HCFS, federazione confindustriale che raccoglie imprese del facility, pulizie e sanificazione, lavanderie industriali e dispositivi di protezione individuale e ristorazione collettiva.

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