(ASI) Roma – “Non possiamo accettare che lo scempio prodotto dagli azionisti di Air Italy, a suo tempo da noi denunciato nell’indifferenza più totale delle Istituzioni, venga pagato dai lavoratori”. Così le Segreterie Nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo sulla decisione della compagnia Airitaly di avviare le procedure di licenziamento per 1450 lavoratori.

“I liquidatori della compagnia si fermino immediatamente, blocchino i licenziamenti e convochino un incontro per attivare la cassa integrazione guadagni in deroga con causale covid, strumento messo a disposizione dal welfare italiano per contenere gli effetti della crisi drammatica in atto nel Paese senza comportare oneri per l’azienda” affermano le segreterie nazionali delle Federazioni dei Trasporti.

“Abbiamo chiesto subito - proseguono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per individuare soluzioni industriali atte a garantire un futuro ai lavoratori di Air Italy a sostegno della vertenza e per rappresentare direttamente al Ministero la gravità e l’urgenza della situazione in cui versano i lavoratori. Inoltre abbiamo indetto una manifestazione per il giorno 14 aprile presso il Mise per denunciare la crisi insostenibile per il settore che sta avendo conseguenze drammatiche sulle compagnie aeree”.

“Le regioni Lombardia e Sardegna, territori sui quali ricade in maniera preponderante l’impatto delle decisioni sulla compagnia - chiedono le organizzazioni sindacali - devono mantenere gli impegni assunti e partecipare all’individuazione di soluzioni industriali adeguate. Noi non abbandoneremo i lavoratori di Air Italy e tantomeno devono farlo le istituzioni territoriali e nazionali”.

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