(ASI) Ancona 24 marzo “Il  tribunale che si occupa da oggi della causa civile, del 42 enne marchigiano tetraplegico che ha chiesto l’ eutanasia, non si lasci influenzare dalle idee perverse e falsamente progressiste dell’ associazione Luca Coscioni.

I giudici italiani e il nostro Parlamento tengano conto che qualsiasi forma di eutanasia alimenta lo sporco business dei produttori di sostanze velenose, induce a eliminare i soggetti fragili come nell’ epoca nazista e indebolisce il dovere della sanità pubblica di curare i malati, anche terminali. Essi non sono di serie B e non meritano di essere uccisi tramite l’ appoggio di qualche ente  che ha tutto l’ interesse a riempire i cimiteri”. Lo dichiara in una nota Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica, associazione radicata in tutte le 20 regioni italiane, 35 province, in contatto con 6.007 chiese evangeliche e che collabora con Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni.

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