(ASI) “No Foibe, No Party”. Questo il triste slogan contenuto in manifestini affissi abusivamente nei giorni scorsi a Genova. A denunciare per primo questa grave offesa ai Martiri delle foibe e alla città intera è stato il consigliere comunale Antonino Sergio Gambino, al quale si è subito associato l’editore e intellettuale Andrea Lombardi. Alla denuncia degli esponenti genovesi si associa il Comitato 10 Febbraio.

“I nostalgici del comunismo assassino del Maresciallo Tito colpiscono ancora – conclude Merlino – adesivi dal contenuto disgustoso sono stati affissi in città da elementi ben conosciuti dell’antifascismo locale, che non trovano di meglio da fare che continuare a diffondere appelli all’odio.

Invitiamo l’amministrazione comunale, che sappiamo sensibile all’argomento, a defiggere i deliranti manifestini e soprattutto a costituirsi parte civile in un procedimento a carico di chi ha ideato e attuato l’affissione abusiva.

Questo triste episodio – conclude Merlino – deve spingere il Comune, i cittadini e le associazioni a intensificare le iniziative culturali e di confronto democratico, per espellere da Genova chi sminuisce o nega il dramma delle foibe e l’esodo dal confine orientale d’Italia.

Noi, come sempre, siamo a disposizione per raccontare la verità.”

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