(ASI) “In una città in declino, sia demografico che economico, checché ne dica l'attuale sindaco, che non è più attrattiva e che non sa essere innovativa, le uniche novità sono rappresentate dalle nomine nelle società partecipate: prima quelle della nuova società energetica nata dalla fusione Agsm-Aim, ora quelle di Verona Mercato, prossimamente quelle di Agec.                                         

Mai si parla di competenze, il merito è subordinato all'appartenenza, anzi di merito proprio non c'è traccia”.                                                         
 
Così in una nota Lorenzo Dalai, presidente di +Europa Verona, e Gianni Benciolini, coordinatore del partito, si inseriscono nel dibattito politico veronese.

“Manca poco più di un anno all’appuntamento con le prossime amministrative. Eppure a Verona il centrodestra parla solo di alleanze e di nomine nelle società partecipate, dimenticando di presentare idee concrete e programmi per il futuro della città”.

 “Dai cantieri dei filobus senza fine al futuro della fiera, tante sono le tematiche dimenticate da questa politica. Intanto si è delegato totalmente ai privati lo sviluppo urbanistico e si ipotizza un improbabile nuovo stadio. – concludono Dalai e Benciolini – Si cominci invece a ragionare sulle vere priorità per Verona, a partire dalle misure da adottare per migliorare la qualità dell’aria, riflettendo sui progetti del neoministro dell’Ambiente Cingolani”.
 

 

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