(ASI) “Allarmano i dati relativi alla produzione industriale italiana. Secondo l’Istat il calo registrato nel 2020 è pari al -11,4% rispetto all’anno precedente, il secondo peggior risultato di sempre. Il crollo dei consumi e le restrizioni imposte per fronteggiare la pandemia Covid-19 hanno messo in ginocchio il tessuto produttivo con ricadute occupazionali potenzialmente devastanti.
In un contesto di grave crisi economica e sociale pesa l’assenza di un piano industriale e l’inadeguatezza delle misure adottate finora come ad esempio i ristori una tantum. E’ indispensabile, pertanto, erogare ingenti finanziamenti commisurati al fatturato garantendo liquidità a fondo perduto alle imprese per far ripartire la produzione e salvaguardare i livelli occupazionali. In tal senso l’UGL coglie positivamente l’apertura manifestata dal Presidente incaricato Draghi e intende rispondere con spirito costruttivo alla proposta di dialogo con le parti sociali. Non è più tempo della decrescita felice. Il Paese ha bisogno di misure urgenti nell’interesse di imprese e lavoratori”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat relativi al calo della produzione industriale nel 2020.

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