Servizi segreti, Mallegni e Milone (FI): “Insistenza di Renzi fa nascere molti dubbi”

(ASI) Firenze – “È la prima volta dalla nascita della Repubblica che un Governo viene sfiduciato da un partito della maggioranza anche perché il Presidente del Consiglio ha voluto tenere per sé la delega ai Servizi di Informazione, volgarmente detti Servizi Segreti, così come prevede la legge di riforma nr. 124 del 2007.

 

Matteo Renzi, del partito che sosteneva il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha inserito tra i motivi della crisi politica proprio la mancata delega da parte del Premier ad un altro soggetto, nonostante la legge di riforma assegna proprio al Presidente del Consiglio dei Ministri la piena responsabilità politica dei Servizi Segreti. Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.

Chiariamo, innanzitutto, che gli agenti dei Servizi non hanno la qualifica di Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria, per cui non sono obbligati a notiziare l'Autorità Giudiziaria nel caso in cui vengano a conoscenza di notizie che potrebbero dare spunto per delle indagini più approfondite da parte della Magistratura. Questo è un aspetto importante.

Come abbiamo già detto, fa insospettire l’insistenza di Renzi nel chiedere la delega ai Servizi. Il sospetto nasce dal fatto che ha ricoperto l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e quindi ha avuto la responsabilità politica dei Servizi Segreti. Ha forse interesse ad utilizzare per fini politici l'apparato dei Servizi? I Servizi hanno anche il compito di acquisire notizie riservate.

Come Forza Italia riteniamo assurdo che uno dei motivi di questa crisi possa essere la delega ai Servizi. Organismi, visto il loro ruolo delicato e riservato, che devono essere tenuti fuori dalla disputa politica”. Così in una nota congiunta il Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia e Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana.

 

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