(ASI) Le proteste odierne dei giudici onorari in sciopero della fame in diverse città italiane sono del tutto legittime e esigono una risposta concreta e rapida. D'altronde, quello che reclamano è il minimo che reclama ogni lavoratore:diritto alla malattia, alle ferie e alla maternità, così come del diritto ad avere dei contributi previdenziali. L’emergenza sanitaria ha reso ancora più instabile questa condizione perché per un giudice che lavora a cottimo, essere contagiato significa non poter lavorare e quindi non avere uno stipendio a fine mese. Chiedo al collega e ministro Alfonso Bonafede di aprire un tavolo di confronto presso il ministero per trovare una soluzione equa e giusta, in tempi accettabili. Così la nota del deputato Aldo Penna.
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