(ASI) Roma - "Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo per il passo indietro della governatrice Tesei che in Umbria, peraltro in pieno Covid-19, aveva obbligato le donne al ricovero per la somministrazione della pillola RU486 contrariamente a quanto detto dal Css, che l’assessora delle Marche Giorgia Latini torna a mettere in dubbio un diritto delle donne.

È a dir poco sconcertante sentire una donna dire di essere contraria all’aborto, dopo anni di battaglie e di diritti acquisiti. Nessuno deve permettersi di mettere in discussione il diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne che arrivano ad interrompere in gravidanza dopo un percorso di dolore. Il Css si è espresso sulla somministrazione della pillola abortiva RU486, valutazioni che spettano a medici e scienziati e non alla politica. Oscurantismo e prese di posizione di questo genere sono schiaffi in faccia ad anni di lotte per il rispetto delle donne”. Così, in una nota, la senatrice del MoVimento 5 Stelle Alessandra Maiorino.

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