Covid. Ciriani (FdI): FdI pretende presenza in Parlamento del presidente Consiglio e non ministro qualsiasi. Stato emergenza non è alibi per fare cioè che si vuole

(ASI) "Fratelli d'Italia pretende sia il presidente del Consiglio a riferire sulle decisioni del governo che incidono sui diritti dei cittadini e non un ministro qualsiasi, seppure autorevole come quello della Salute.

Così come non accettiamo che le discussioni in Parlamento arrivino a commento di Dpcm, ma piuttosto di disegni di legge o di decreti su cui il Parlamento, così come prevede la Costituzione, possa discutere e votare e nel caso anche bocciare. E tutto questo perchè lo stato di emergenza non può essere un alibi per il governo per fare cioè che vuole".

Così il presidente del gruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Luca Ciriani, nel corso del suo intervento in Senato al termine delle comunicazioni del presidente Conte in vista del Consiglio europeo.

"Riteniamo - continua Ciriani - molto gravi le frasi del ministro Speranza chiarendo che nelle nostre case il governo agirà attraverso segnalazioni, cioè delazioni, che ci riportano ai regimi totalitari dove il domicilio non era inviolabile e in totale contrasto con il sistema liberale e democratico".

"E sulle lezioni di responsabilità, di senso dello Stato e di interesse nazionale che questo governo vuole impartirci le respingiamo al mittente. Abbiamo sempre dimostrato volontà di collaborazione ma questa maggioranza ha uno strano concetto di confronto. Ci chiede di garantire il numero legale ma poi blinda i provvedimenti con la fiducia, impedendoci di fare il nostro mestiere. Se il Conte e la sua maggioranza vogliono un gesto di responsabilità, inizino ad ammettere i propri errori e arroganza" conclude il presidente Ciriani.

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