Covid-19, convocato d’urgenza il CTS, a breve il nuovo DPCM con nuove restrizioni. L’allarme per il drastico aumento dei casi.

(ASI) Nei giorni scorsi in Italia, il numero dei contagi è salito drasticamente. Il numero di positivi nella giornata di venerdì superava quota 5300. La situazione è drammatica. Il Direttore dell’istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, parla di una crescita preoccupante ed inattesa del virus.

Esso torna a manifestarsi in maniera potente. Il 7 ottobre scorso, si erano già presi provvedimenti per quanto riguarda l’uso delle mascherine obbligatorie anche all’esterno. Il decreto è stato varato per impedire che il virus si diffonda ulteriormente. “Se si è vicini ad un cambio di fase”, riferisce il Ministro della Salute Roberto Speranza, “dobbiamo agire immediatamente, ed in maniera preparata”.

Il disagio dovuto al Covid-19 sta crescendo in tutte le regioni italiane.

In moltissime città si attendono infatti ore per effettuare il test Covid-19,  i risultati arrivano anche dopo giorni con gravi conseguenze sui cittadini obbligati a rispettare la quarantena. Una situazione che il CTS reputa grave e pericolosa.

A fronte di questo tacito disagio sociale, la pandemia sembra manifestarsi attraverso i dati, ma il virus rimane pericoloso, sottovalutato agli occhi dei più.  Il Ministro Roberto Speranza, convoca per domani domenica 11 ottobre , un comitato tecnico scientifico di urgenza, per decidere sulle misure da adottare nel nuovo DPCM previsto per il 15 ottobre.

È ovvio che si debba contrastare questa nuova e pericolosa estensione della pandemia . Fonti riferiscono come sia difficile reperire anche i semplici vaccini anti - influenzali. In caso di sintomatologia poco chiare e presenza di febbre alta, da protocollo , è necessario consultare prontamente il medico di base, restare a casa, e non recarsi al pronto soccorso. I medici di base rilasceranno il permesso di eseguire i tamponi molecolari presso le aziende sanitarie locali. I disagi che si stanno riscontrando a livello nazionale sono di non poco conto anche per quanto concerne le procedure.

Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia

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