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Bankitalia. Fammoni (Cgil). Confermata la sfiducia delle imprese. Ci saranno conseguenze sul lavoro dei giovani

(ASI) “Banca d'Italia conferma che le imprese considerano peggiorata la situazione economica e non prevedono miglioramenti nel prossimo futuro.

Questo comporterà ulteriori gravi problemi per l'occupazione, per il futuro dei cassintegrati e dei disoccupati e in particolare per i giovani”. Lo afferma, in una nota diffusa dalla Cgil, Fulvio Fammoni, segretario confederale del sindacato che commenta i dati diffusi oggi da Bankitalia sulla fiducia delle imprese italiane.

“Non solo si assume meno – spiega il dirigente Cgil - ma si assume per l'80% con contratti precari e via via le scelte delle imprese si stanno spostando verso le forme di lavoro che costano meno come il lavoro a chiamata e i voucher e di cui è più facile interrompere il rapporto come l'interinale. Questo calo e questa qualità di offerta è un grande problema soprattutto per i giovani di cui incredibilmente continua a calare, sotto ogni soglia di guardia, il tasso di occupazione e di attività. Il governo non fa nulla per loro, né per lo sviluppo né per le tutele. E bisogna evitare che oltre al danno si prepari anche qualche beffa. Se c'è qualche risorsa è bene non diminuire i già bassi contributi per gli apprendisti come trapela da alcune indiscrezioni, ma utilizzare queste risorse per un periodo più lungo rispetto a quello attuale per le aziende che assumono questi lavoratori a tempo indeterminato. Questo però non può essere fatto a spese di altri giovani precari come i collaboratori”.

Infine Fammoni spiega che per quanto riguarda i contributi previdenziali per i collaboratori essi “vanno alzati non per fare cassa, ma per dare tutele e una prospettiva di pensione più dignitosa. Per questo quelle risorse nel caso vanno utilizzate per consentire l'accesso alla disoccupazione e modificare meccanismi previdenziali penalizzanti”.

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