(ASI) “Finalmente è stato approvato il decreto scuola, con un grande lavoro parlamentare che ha apportato un sensibile miglioramento rispetto al testo iniziale.

Siamo soddisfatti per aver ottenuto che alla scuola primaria rientrassero i giudizi descrittivi, per una valutazione formativa al posto dei voti, che i sindaci ed i presidenti di Provincia avessero poteri commissariali per velocizzare i lavori di edilizia scolastica, che ci fossero regole precise per consentire gli esami di Stato e la valutazione finale degli alunni, che il concorso per la stabilizzazione di 32 mila docenti precari avvenisse senza quiz con crocette, con quesiti a risposta aperta, ma soprattutto che ci fossero più posti a concorso, che ci fossero norme a tutela dei nostri alunni più fragili, che fossero riaperte in modalità telematica  le graduatorie che ora diventano provinciali. Prevediamo, inoltre, con questo decreto appena convertito in legge, l'istituzione di un apposito tavolo di confronto per avviare con periodicità percorsi abilitanti. Finalmente ritorneremo così a fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti e consentiremo anche ai giovani neo-laureati un percorso di accesso all'insegnamento che garantisca una formazione adeguata.

Ora tutti al lavoro, già iniziato da mesi, per riaprire a settembre, in piena sicurezza, ma garantendo la qualità della didattica. Sappiamo che per far questo occorre aumentare le risorse, gli organici, e stringere fortissime alleanze con i sindaci ed il terzo settore.

È nostro dovere farlo, per una scuola che metta al centro lo studente con i suoi bisogni e i suoi diritti”. Così in una nota Camilla Sgambato, responsabile Scuola del PD.

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