(ASI) Roma - “Le emergenze ambientali non si fermano e non può fermarsi neanche l’attività del nostro Ministero – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa –, tant’è che domani saranno archiviate non una ma ben due procedure d’infrazione che pendevano sul nostro Paese e che riguardavano le pile esauste e i prodotti fitosanitari.
Le due procedure, che, come Ministero dell'ambiente in coordinamento con la Struttura di missione per le procedure di infrazione della Presidenza del Consiglio, siamo riusciti a far archiviare prima ancora di un ricorso in Corte di giustizia, evitano all’Italia possibili aggravi del contenzioso che avrebbero potuto comportare sanzioni economiche rilevanti”.

Le due procedure di infrazione archiviate sono relative alla mancata ottemperanza degli obblighi previsti dalla direttiva europea sui rifiuti di pile (2019/2261) e la mancata indicazione degli indicatori di rischio armonizzati rispetto alle quantità di sostanze attive immesse nel mercato nei prodotti fitosanitari secondo quanto previsto dalla direttiva europea n. 2019/782 (2019/330).
La prima procedura d'infrazione relativa alla mancata presentazione dei rapporti per il 2017 sui livelli di riciclaggio raggiunti per le pile esauste è stata superata grazie alla tempestiva trasmissione dei dati forniti da ISPRA alla Commissione europea a fine 2019.
La seconda procedura d'infrazione è stata archiviata in seguito all'adozione del decreto ministeriale del 7 novembre 2019 che ha modificato gli allegati del decreto legislativo n. 150 del 2012, individuando così gli indicatori di rischio armonizzati e dando piena attuazione alla direttiva europea n. 2019/782.
L’atto di archiviazione delle due procedure sarà formalizzato domani, mercoledì 1 aprile 2020, dal Collegio dei Commissari europei.

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