(ASI) “Ci auguriamo davvero che l'intervista rilasciata dal sen. Zanda sia un colossale equivoco, magari un fraintendimento con Repubblica da chiarire presto. Avvisiamo il sen. Zanda, e casomai il Pd se avallasse la sua stravaganza, che i beni d'Italia non devono essere disponibili, men che meno i beni culturali, che hanno anche un enorme valore simbolico o i palazzi delle istituzioni repubblicane.

 Tuttavia questo scivolone ci fa capire tante cose, ci ricorda che gli errori clamorosi fatti dalla sinistra post comunista e neo liberista in questi decenni sono frutto di scelte precise: vendere, vendere tutto, possibilmente svendere agli amici. Invece che ristrutturare, ottimizzare, innovare e mettere a frutto, aumentando produzione e ricchezza.

Direi che da parte del tesoriere di un partito che ha dichiarato più volte fallimento nella sua storia, per fortuna questi consigli sono destinati a non essere calcolati”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi. 

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