Milleproroghe, Rauti (FDI):  un atto di prepotenza politica

(ASI) Roma - "Il milliproroghe è un atto che definirei di prepotenza politica, con un effetto tombale sulla discussione parlamentare.

Si tratta di un approccio legislativo sbagliato, figlio e frutto di una incapacità di governo e del mancato rispetto dei termini previsti dalla legge. Insomma il Parlamento è sempre di meno il luogo di decisione, sempre meno è quel lì dove si discute e stiamo diventando una sorta di passacarte, di 'vidimatori', di ratificatori mentre ci passano sopra la testa i decreti omnibus con deroghe a procedere".

E' quanto dichiara il vicecapogruppo vicario di Fratelli d'Itali al Senato, Isabella Rauti, nel suo intervento in aula sul decreto Milleproroghe.

"Fratelli d'Italia - sottolinea Rauti - ha presentato 130 emendamenti e 3 ordini del giorno e ci sarebbe piaciuto illustrarli uno per uno, dalla valorizzazione del corpo dei vigili del fuoco e le modalità di utilizzo delle risorse destinate dalla scorsa legge di bilancio nonché la proroga nelle assunzioni nella pubblica amministrazione, il differimento della cessazione e la proroga della provvidenza in favore delle imprese editoriali. E ancora, dai servizi di pulizia nelle scuole statali alle concessioni demaniali marittime e quelle autostradali, e ancora emendamenti per alunni con disabilità e per l'accompagno ai grandi invalidi. E tanti sono anche gli emendamenti in materia fiscale e numerosissimi quelli relativi al mondo della difesa, delle forze armate e delle forze dell'ordine per non parlare dello scorrimento delle graduatorie di moltissimi concorsi come quelli relativi alle forze di Polizia, alla Guarda di finanza e al Corpo forestale dello Stato".

"Potrei continuare - conclude Rauti - ma purtroppo non serve e spiace perché si tratta di richieste specifiche che vengono da comparti che rappresentano la struttura portante del sistema paese oppure da fasce e gruppi sociali vulnerabili che l'azione politica della maggioranza dovrebbe essere capace di includere e sostenere e che invece sta marginalizzando. C’è qualcosa che non potrete prorogare: la tenuta di questo Governo che non arriverà a 1000 giorni di legislatura e gli Italiani potranno tornare a votare ricomponendo la frattura tra popolo e politica che rappresentate".

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