(ASI) Roma - "In Italia non c’è stata una distribuzione equa degli investimenti. Ho chiamato a raccolta nei giorni scorsi i vertici di alcune stazioni appaltanti e di grandi società e aziende come Anas, Rfi e Ferrovie dello Stato.

In passato si è data preferenza ad alcuni territori del Nord, anche rispetto ad altri dello stesso Nord, non solo a discapito del Sud. Le aziende a partecipazione statale ora devono rispettare la quota del 34%”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica, Mario Turco (M5S), in un’intervista pubblicata oggi su il Quotidiano del Sud. Riferendosi alla necessità che almeno il 34% degli investimenti pubblici sia concentrato al Sud, rispecchiando la proporzionale diffusione di abitanti al Meridione, Turco ha aggiunto che “a ogni azienda ho chiesto un riequilibrio degli investimenti. Il Sud ha un credito, ma il riequilibrio deve riguardare anche le aree del Nord più depresse”. 

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