(ASI) “Dal prossimo anno verranno assunti 50 mila nuovi insegnanti, 24 mila dei quali precari. È un segnale importante da parte di un governo che con i fatti segna una totale inversione di rotta rispetto al precedente esecutivo. È un passo importante per dare alle scuole i docenti che servono per garantire la continuità didattica, visto che al centro dell’azione educativa della scuola c’è sempre l’alunno con i suoi bisogni formativi.  

 

È un primo passo per normalizzare la scuola. Ancora molto però si dovrà fare, ed il Pd andrà sempre in questa direzione: bisogna bandire concorsi con regolarità e tener conto del fabbisogno delle scuole, è urgente aggredire la cronica assenza di insegnanti di sostegno e  riaprire il discorso del potenziamento per la  scuola dell'infanzia.   

È altresì chiaro a tutti che il governo sta assumendo  scelte  importanti, pur in un momento di difficoltà economica, fortemente acuita per le scelte discutibili del governo precedente.  L’altro grande tema su cui già dal prossimo anno si dovrà intervenire è quello dell’adeguamento degli stipendi del personale docente ai livelli dei colleghi europei, della loro formazione e di una nuova governance della scuola, che deve andare sempre più  verso una leadership diffusa. Sono necessarie altre risorse, ma siamo consapevoli che investire sull'educazione significa  investire non solo sul futuro dei giovani, ma dell’intero Paese”. Così in una nota Camilla Sgambato, responsabile Scuola del Partito democratico.

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