(ASI) Nel primo Consiglio dei Ministri del Conte-bis, andato in scena ieri, il nuovo esecutivo, prima ancora di ricevere la fiducia del Parlamento, ha già approvato il cosiddetto "golden power" sulle telecomunicazioni. Con questo provvedimento il governo italiano potrà porre il proprio veto, per ragioni di interesse nazionale, su tutti i contratti che riguardino le forniture di servizi di telecomunicazione da parte di aziende straniere. Il bersaglio principale di questa decisione potrebbero essere i colossi cinesi Huawei e ZTE, già messi all'indice dalla Casa Bianca per impedire che Pechino si inserisca nella realizzazione della rete 5G nei Paesi della NATO. Se il nuovo governo doveva dare un segnale di svolta agli alleati, senz'altra questa decisione è stata molto chiara. Una risposta al tweet di sostegno pubblicato da Donald Trump all'"amico Giuseppi Conte"?
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