(ASI) Attenzione, se l'esperienza del “Governo del cambiamento” M5S-Lega viene interrotta, difficilmente l'Italia avrà ancora l'opportunità di un Esecutivo innovatore come quello che finora ha governato, sia pure con qualche baruffa e incomprensione. Attenderebbe l'Italia solo un pericoloso ritorno al vecchio sistema politico frutto di inciuci o, peggio ancora, di accordi dallo “stantio odore della massoneria” – come sottolineò l'allora direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, riferendosi a Renzi e al verdiniano Patto del Nazareno. Ma è proprio il caso di Renzi ad essere di monito: alle Europee aveva raccolto il 40 % dei consensi. E dopo? L'esperienza insegna che non si entra mai due volte nello stesso fiume.
È pur vero che la coalizione M5S-Lega era formata da anime diverse, ma qualcosa di buono l'aveva fatto, ed aveva ancora molti punti del contratto da realizzare. Inoltre, a differenza dei precedenti Governi era un Esecutivo gradito alla maggioranza degli italiani, come anche sondaggi di queste ultime ore confermano.
Ci si chiede, allora, perché Salvini voglia staccare la spina proprio adesso? Cui prodest? C'è da scommettere che in queste ore, drammatiche per la Nazione, qualcuno (non solo in Italia) nell'ombra si sfrega le mani o brinda alla vittoria: presumibilmente gente (come Monti?), contornata da figuri incappucciati di bianco, di rosso e … di nero. Purtroppo hanno la rara abilità di trarre profitto dalle più disparate situazioni, e di infilarsi … dovunque. Anche per interposta persona.
Un appello, infine, ai due protagonisti. Si chiede un atto di assunzione di responsabilità, che vada ben oltre gli interessi e le tattiche di partito. Non c'è praticamente famiglia, dove regnino sempre l'accordo e la condivisione. In genere i due coniugi litigano, ma poi per il benessere e il futuro dei figli – in questo caso gli italiani – trovano un punto di d'unione . Fatelo ancora una volta... per amore degli italiani.
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