(ASI) 
"Io non sono un giurista ma condivido pienamente le parole di Gino Strada che ha ricordato come neanche in guerra si ferma un mezzo che trasporta persone che necessitano aiuto e soccorso. Spetterà alla Magistratura decidere se la Comandante Carola Rackete ha commesso un reato sulla base delle leggi vigenti. Tuttavia, spetta ai parlamentari modificare le leggi che si ritengono ingiuste". Lo scrive sul suo profilo facebook il professor Ignazio Marino.

 

"Per questo concludo con un'ultima riflessione. Chi è salito a bordo della nave e da lì si è fatto intervistare deve anche sostenere le proprie idee in Parlamento. Gli strumenti esistono: gli atti di sindacato ispettivo a risposta in Aula con cui i parlamentari di opposizione possono convocare i Ministri e i disegni di legge. Certo si può rispondere "ma non ci sono i numeri per votare leggi diverse". È vero ma non è un motivo sufficiente per non scriverle e proporle. Offre meno visibilità delle foto sulla nave della Comandante Carola ma è il compito principale dei rappresentanti del popolo in Parlamento", conclude Marino.

 Si riporta il colegamento del post del Prof.Ignazio Marino. https://www.facebook.com/63360159216/posts/10156616581664217?sfns=mo

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