(ASI) "Forti mobilitazioni studentesche hanno attraversato oggi l'Italia, contro le politiche del governo gialloverde che attaccano la scuola pubblica, ne colpiscono la possibilità di svolgere la propria essenziale funzione, la svuotano di senso.

L'incredibile comportamento sugli esami di maturità, i tagli delle risorse, la promessa tradita di abolizione della legge 107, gli imbrogli su alternanza scuola/lavoro e Invalsi: sono le scelte governative che i cortei studenteschi hanno giustamente denunciato e condannato. Sullo sfondo,inoltre, vi è la gravissima minaccia di marca leghista dell'autonomia differenziata, che spezzando l'unità del sistema scolastico nazionale, colpisce il più grande fattore unificante del paese e apre enormi spazi alla privatizzazione.

Dalle giovani generazioni oggi è venuto uno straordinario segnale: è possibile costruire una combattiva opposizione alle scelte devastanti del governo e al senso comune reazionario che la Lega vuole imporre al paese.

L'impegno dei comunisti è quello di lavorare quotidianamente per rafforzare la mobilitazione nelle scuole, per connettere la battaglia per la difesa dell'istruzione pubblica alle altre lotte sociali, per costruire una iniziativa costante per cambiare il drammatico quadro sociale e politico del Paese".

  Lo ha dichiarato in una nota Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola e università del PCI. 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere