(ASI) Roma - "Libero Qube in libero Casal Bertone. Ieri abbiamo avuto un lungo incontro con l'amministratore della società che gestisce il Qube, il locale in via di Portonaccio chiuso fino al 22 febbraio dopo continui episodi di degrado, violenza e disordine pubblico.
E abbiamo chiesto ai proprietari della discoteca di predisporre un parcheggio custodito lontano dal locale, dove non crei disagio ai residenti, con tanto di servizio navette di collegamento con il Qube. In cambio di un piccolo supplemento sul prezzo di ingresso si farebbe una gran cosa per il nostro quartiere". E' l'annuncio di Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia, che ieri - alla testa di una delegazione di residenti di Casal Bertone - ha incontrato i titolari della nota discoteca romana per trovare la soluzione "tra il loro diritto a restare aperti e il diritto dei cittadini a poter vivere tranquilli".
Come è noto, Antonini da tempo è impegnato al fianco dei residenti in una battaglia per la chiusura del Qube. Il locale di fatto ha i sigilli dopo che - proprio su input dello stesso Antonini - il questore ha sospeso la licenza del locale, a seguito del tentato omicidio di due buttafuori, investiti davanti alla discoteca nei giorni scorsi. Il questore ha emesso il provvedimento ai sensi dell'articolo 100 Tulps sul rispetto dell'ordine pubblico. "L'amministratore del Qube ci ha detto che si impegnerà in questo senso, per risparmiare ai residenti le macchine che impediscono il passaggio su via di Portonaccio e i continui problemi di ordine pubblico che comporta la sosta selvaggia nell'area del locale. Noi dal canto nostro - conclude Antonini - apprezziamo le belle parole, ma aspettiamo i fatti".
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