(ASI) "La ridda di dichiarazioni sull'Operazione Sophia rappresenta il primo frutto avvelenato dell'accordo franco-tedesco di Aquisgrana, che prevede  una stretta cooperazione tra Francia e Germania sul piano economico, politico e militare fino all'istituzione di un Consiglio franco-tedesco di sicurezza.
Per questo, abbiamo chiesto che in Commissione Difesa sia audito il comandante della missione EUNAV for MED 'Operazione Sophia', Ammiraglio Credendino, al fine di avere un riscontro  dell'attività svolta.  
Continuiamo a ribadire che l'unica misura adeguata per fronteggiare l'emergenza immigrazione sia il blocco navale al largo dalle coste libiche, impedendo le partenze dei barconi dalla Libia. E' chiaro, però, che l'accordo di Aquisgrana impedisce una 'soluzione europea' e, anzi, divide l'Ue in quattro blocchi (baltico, Visegrad, mediterraneo e franco-tedesco) che nei fatti rappresentano la fine dell'idea di Europa per come era stata concepita dai padri fondatori. E rispetto a tutto questo FdI esprime forte preoccupazione in quanto il Governo, al di là delle esternazioni e delle prove muscolari, non sembra in grado di elaborare una strategia che consenta all'Italia di uscire dall'isolamento e di difendere i propri interessi nazionali". Lo dichiarano il presidente di FdI in Senato, Luca Ciriani, e il capogruppo di FdI in Commissione Difesa, Isabella Rauti.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere