(ASI) Roma  - “Un sentito e riconoscente ringraziamento alle forze dell’ordine e di intelligence coinvolte, italiane e estere, e a tutti coloro che hanno concorso ad arrestare l’assassino pluriomicida Cesare Battisti, ex componente dei Proletari armati per il comunismo, dopo una fuga ‘dorata’ durata 36 anni.

Ora lo aspettiamo in Italia dove il criminale verrà estradato e dove dovrà saldare pienamente e senza sconti il proprio debito con la giustizia italiana che gli ha inflitto più ergastoli. Ricordiamo che fu il presidente Lula, leader della sinistra brasiliana, che anni fa negò l’estradizione del pluriomicida riparato nello stato sudamericano. Il cambio di rotta dell’attuale presidente Jair Bolsonaro e il via libera all’estradizione del criminale italiano sono un ulteriore importante tassello dei nuovi rapporti internazionali dell’Italia e della sua riacquistata autorevolezza. Come sottosegretario alla Giustizia, mantengo il mio profondo rispetto per il lavoro della magistratura e ritengo che saranno i giudici a garantire l’osservanza della legge e delle sentenze, anche di fronte ai parenti delle vittime, a cui sono vicino con la mia totale solidarietà, e alla società italiana che chiede giustizia uguale per tutti. Certo non si può non constatare come questi assassini e terroristi politici, appartenenti alle varie sigle tra cui le BR, abbiano potuto contare su una rete di protezioni e coperture”.

Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone.

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