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Berlusconi: La crisi finanziaria mina l'unità dell'Europa

(ASI) "La crisi di fiducia che si è abbattuta in questi giorni sui mercati finanziari colpisce anche l'Italia, ma la minaccia riguarda tutti, riguarda la moneta comune, il segno più concreto dell'unità dell'Europa".

 

Così ha ichiarato il premier in una nota pubblicata da Palazzo Chigi aggiungendo: "Le autorità europee ed i governi nazionali sono impegnati a fondo per sventare il pericolo di un regresso che ci riporterebbe indietro di venti anni. Siamo in prima fila in questa battaglia. Per noi, per l'Italia, è un momento certo non facile. La crisi ci coglie nel mezzo del forte processo di correzione dei conti pubblici che abbiamo da tempo intrapreso e rafforzato pochi giorni fa. La nostra capacità di mantenere i conti sotto controllo dopo lo scoppio della crisi finanziaria nel 2009 è stata superiore a quella di altri paesi. Gli interventi in discussione in Parlamento accelerano la riduzione del debito. Già quest'anno porteremo il saldo primario in significativo attivo. La crisi ci spinge a accelerare il processo di correzione in tempi rapidissimi, a rafforzarne i contenuti, a definire compiutamente i provvedimenti ulteriori volti a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Occorre eliminare ogni dubbio sulla efficacia e sulla credibilità della correzione, ma occorre anche operare per rimuovere gli ostacoli che frenano la crescita della nostra economia. Abbiamo l'Europa al nostro fianco e possiamo contare su innegabili punti di forza. Il governo è stabile e forte, la maggioranza è coesa e determinata. Le nostre banche sono solide e al riparo dai colpi che grandi istituti bancari esteri hanno dovuto subire e sono state pronte a rispondere agli inviti ad accrescere ulteriormente la loro capitalizzazione. La nostra economia è vitale- a aggiunto Berlusconi concludendo - Può contare sulla capacità innovativa dei nostri imprenditori, sulla laboriosità dei nostri lavoratori, sul senso di responsabilità delle parti sociali. La fiducia nello sviluppo non è mai venuta meno, neanche in momenti più difficili di questo e poggia sull'impegno di tutte le forze politiche, al governo e all'opposizione, a difendere il Paese, le sue prospettive di crescita e il benessere dei suoi cittadini.

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