(ASI) Roma - "Dopo la nota congiunta M5S-Lega, con la quale abbiamo chiesto le dimissioni del presidente della Consob Mario Nava, semplicemente distaccato dalla Commissione UE e quindi a evidente rischio di conflitto di interessi, c'è una lobby molto interessata che si è già attiva per proteggerlo".

Lo comunicano in una nota Laura Bottici ed Elio Lannutti, rispettivamente capogruppo e membro M5S della Commissione finanze del Senato, facendo riferimento alla posizione dell'Assonime, l'associazione tra le società per azioni, molte delle quali quotate in Borsa e quindi vigilate proprio dalla Commissione, che ha chiesto di lasciare Nava al suo posto. Gli stessi esponenti pentastellati fanno notare che "l'attuale commissario Consob, Carmine Di Noia, fino al 2016 è stato vicedirettore di Assonime, per giunta con la delega sulle società quotate. Mentre ancora prima è stato un alto funzionario Consob. In pratica ha fatto avanti e indietro. Ancora, nell'attuale giunta di Assonime siede Gaetano Caputi, fino al 2015 direttore generale della Consob". Insomma, concludono Bottici e Lannutti, "si tratta di un rapporto incestuoso che fa capire come la difesa di Nava da parte di Assonime sia più che interessata. Il Movimento 5 Stelle è impegnato a recidere questi rapporti incestuosi, che rappresentano un limite intollerabile alla trasparenza".

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