(ASI) Il Fondo sociale europeo (FSE) è il principale strumento dell'Unione europea a sostegno di un impiego di elevata qualità e garanzia di opportunità di lavoro più eque per tutti i suoi cittadini. Funziona investendo sul capitale umano dell'Europa, ovvero i lavoratori, i giovani e chiunque cerchi lavoro.
La Commissione europea ha adottato una proposta relativa al nuovo Fondo sociale europeo Plus (FSE +) che riunisce il Fondo sociale europeo (FSE) esistente con l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), il programma per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI) e il programma dell'UE per la salute. Il FSE + è uno dei numerosi fondi strutturali che insieme costituiscono i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).
In quanto relatrice del progetto ho presentato lunedì in Commissione REGI (Commissione per lo sviluppo regionale) un parere su questa proposta, mettendo in evidenza aspetti positivi e migliorie da apportare:
- il FSE+ deve continuare a svolgere un ruolo chiave nel sostenere la creazione di posti di lavoro nuovi e di elevata qualità e nel promuovere l'inclusione sociale, in particolare per le categorie svantaggiate come i giovani, i disoccupati di lunga durata e le persone con disabilità;
- molto bene la disposizione in materia di inclusione sociale che assegna a tale aspetto il 25% della dotazione, il 2% alla lotta contro le privazioni materiali; il 10 % all'occupazione giovanile nei paesi con una percentuale elevata di NEET;
- necessario riconoscere meglio il ruolo chiaro delle regioni, in qualità sia di beneficiarie che di autorità di gestione, al fine di garantire una maggiore efficacia degli obiettivi fissati nella proposta e assicurare un adeguato coordinamento tra il FSE + e la più ampia politica di coesione e regionale nonché i relativi strumenti di finanziamento;
- si deve semplificare il quadro normativo e valorizzare le sinergie e il coordinamento tra il FSE + e gli altri Fondi strutturali (in particolare il FESR e il FC);
Questa proposta deve tenere conto di alcuni fattori tra cui il semestre europeo, le raccomandazioni specifiche per paese (RSP) e gli investimenti del FSE +. Fattori che però devono permettere lo stesso di garantire un'adeguata flessibilità a livello di autorità di gestione, sia nazionale che regionale, con lo scopo di individuare le priorità e i settori in cui gli investimenti sono necessari. Tutto questo tenendo conto dei principi e dei diritti iscritti nel pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi tradizionali del Fondo Sociale Europeo: sostenere l'occupazione, l'istruzione e la formazione attive, in particolare attraverso politiche attive del mercato del lavoro, che dovrebbero continuare ad essere fondamentali nel prossimo FSE +".
Lo dichiara in una nota Mercedes Bresso, Vice Presidente del Gruppo S&D.
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