(ASI) Roma – “L’ex ministro Padoan, intervistato da Repubblica, agita lo spettro dello spread e ci accusa di voler ‘punire l’economia’. È un modo goffo e vano per far dimenticare che il suo operato da ministro si è configurato come un vero e proprio accanimento contro gli italiani.

Un massacro rispetto al quale ora il tandem Parlamento-governo sta cercando di invertire la rotta”. È il commento di Nunzio Angiola (M5S), economista e accademico, segretario della commissione Bilancio della Camera, all’intervista rilasciata oggi a repubblica dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan (Pd).

“Il Pd di Padoan ci lasca un’Italia fanalino di coda per la crescita in Eurozona, un debito pubblico in continuo aumento e un rapporto debito/Pil superiore di 50 punti percentuali rispetto alla media degli altri Paesi dell’Area Euro. Il governo Renzi e quelli precedenti a guida Pd hanno scoraggiato gli investimenti privati e sottratto risorse al welfare e alle infrastrutture. Non hanno fatto nulla contro la corruzione e l’evasione, la bassa produttività e gli squilibri territoriali e ora hanno il coraggio di lanciare allarmi" riprende il deputato M5S.
“Nonostante ciò non chiediamo sconti sul giudizio dei cittadini rispetto al nostro operato come forza di governo, ma ci aspettiamo un’assunzione di responsabilità da parte di chi, durante i governi precedenti, ha smantellato la voglia di fare e punito i nostri giovani costringendoli ad emigrare. Siamo al lavoro per affrontare la situazione drammatica che Padoan e compagni ci hanno consegnato, con soluzioni – quelle contenute nel Contratto di Governo – in grado di tener testa ai nodi strutturali che bloccano l’economia italiana. Abbiano però lor signori il buon gusto di farsi da parte e non gettare benzina su un incendio che hanno appiccato loro” conclude Angiola.

 

 

 

 

Foto di repertorio

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