(ASI) ROMA - ”Massima priorità ai problemi legati alla depurazione delle acque reflue, i cittadini non possono pagare due volte per poi trovarsi vivere in un ambiente inquinato”, lo dichiarano il sottosegretario Alessio Villarosa del Movimento 5 Stelle e la parlamentare della Commissione Ambiente Federica Daga dopo l’incontro con il commissario unico per gli interventi sulla depurazione Enrico Rolle.

“L’incontro, richiesto dai deputati, ha avuto lo scopo di analizzare i problemi di natura legislativa riscontrati dal commissario durante il suo primo anno di commissariamento, nell’ottica di una fattiva e tempestiva collaborazione per avviare iniziative di intervento legislativo sul problema” spiegano Villarosa e Daga.

“L’incontro è stato molto produttivo in quanto insieme al commissario abbiamo riscontrato parecchie criticità della struttura commissariale. Stiamo valutando insieme alla Commissione Ambiente e agli uffici, un primo intervento diretto già durante la discussione del prossimo DL “Terra dei Fuochi”” spiega Daga insieme a Villarosa.
“La prima procedura d’infrazione europea è scattata nel 2004, adesso ne stiamo pagando le conseguenze, e dopo circa 15 anni non è più accettabile avere impianti fuori norma che scaricano direttamente nei nostri stupendi mari reflui non depurati” continua Villarosa.

“È giunto il momento di affrontare in modo concreto l'annosa questione del servizio di depurazione e fognatura per cui il nostro paese è sottoposto a procedura di infrazione europea da più di 15 anni – spiegano Daga e Villarosa - È un problema che riguarda, da anni, centinaia di piccoli e grandi Comuni italiani e la situazione non è più sostenibile”.
“Inoltre da quest'anno l'Italia pagherà 60 milioni di euro l'anno per la condanna arrivata da parte della Corte di giustizia europea per non aver risolto il problema in questi anni. Insieme al Governo lavoreremo per consentire al Commissario unico di poter lavorare concretamente per far uscire l'Italia da questa situazione inaccettabile e dotare tutti i cittadini di un servizio idrico integrato degno di un paese civile” ha concluso Federica Daga.

 

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