(ASI) Abruzzo - "Gravissimo episodio al carcere di massima sicurezza di Sulmona. Un assistente di polizia penitenziaria è stato aggredito con dell'olio bollente da un detenuto di origini napoletane il quale, seppur non in carico al servizio di psichiatria, è da ritenere un pericoloso antisociale. Altri 4 poliziotti hanno riportato contusioni varie.

 

Scena infernale quindi quella che si è vissuta stamane nel carcere di piazzale vittime del dovere.
3 dei quattro malcapitati si ritrovano in questo momento al pronto soccorso sottoposti a esami diagnostici.
Uno di essi A.P. si trova in non buone condizioni per via delle ustioni che hanno
riguardato il tronco, le arti e il viso.
Non è dato conoscere al momento la prognosi.
Abbiamo superato il limite.
Ora l'amministrazione penitenziaria deve intervenire e ancor prima di essa il ministro Bonafede che ha in mano la responsabilità politica della gestione carceraria.
Gli ospedali psichiatrici giudiziari sono stati chiusi troppo frettolosamente e senza alternative valide.
Anche su questo si dovrà parecchio dibattere.
Ieri ci si augurava che non ci scappasse il morto prima di arrivare a vedere validi interventi da parte del DAP e del ministero della Giustizia.
Oggi ci siamo andati molto vicini.
Poco personale e l'accorpamento del provveditorato di Pescara con quello di Roma non facilitano il compito di chi, spesso oggetto.
Gli ingredienti glieli abbiamo consigliati al ministero della Giustizia e al DAP.
Ora tocca a loro amalgamarli se vorranno dimostrare la loro vicinanza nei confronti di chi è stanco di continuare a subire. E' quanto dichiara in una nota, Mauro Nardella,
Segretario CST Uil Adriatica Gran Sasso.

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