(ASI) “A differenza della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai in cui la concessione della Presidenza è un effetto indiretto del quorum di elezione di due terzi (se l’opposizione non vota non si raggiunge, quindi gli va concesso), il Comitato di controllo dei servizi segreti vede questa garanzia fissata direttamente dalla legge, esattamente l’articolo 30 della legge 3 agosto 2007, n. 124.

Chi si astiene (come ha fatto Fratelli d’Italia) non fa parte né della maggioranza né dell’opposizione. Questa terzietà dell’astensione è stata riaffermata anche dalla recente riforma del Regolamento del Senato che in precedenza la assimilava al voto contrario ed ora invece la tratta correttamente come tipologia a parte. E’ pertanto evidente che un’eventuale elezione di un esponente di Fratelli d’Italia configurerebbe una votazione illegittima, sia come violazione puntuale di un obbligo di legge sia come lesione di una precisa attribuzione costituzionale dell’Opposizione che la legge sancisce. Ciò non potrebbe non avere conseguenze, non solo politiche ma anche istituzionali.”.

Dichiarazione di Stefano Ceccanti, parlamentare del PD.

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