(ASI) Roma - "Il deputato Fiano (Pd), già responsabile per le politiche di sicurezza del PD della scorsa legislatura, pare oggi fare un autorevole mea culpa sulla riforma Madia che ha portato alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato.

Ma la storia non si dimentica e poichè i vertici dell'Arma hanno più volte ribadito che l'operazione non l'hanno voluta né il Corpo Forestale né i Carabinieri ma la maggioranza parlamentare renziana, allora l'onorevole Fiano dovrebbe a raccontarci la vera storia di questa oscura vicenda che sta creando danni enormi al paese sia in termini economici che in termini ambientali" lo dichiarano in una nota Fabiana Dadone, Federica Dieni e Maurizoi Cattoi, parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Affari Costituzionali. "Tutto questo senza contare la ferita profonda inferta allo status di professionisti civili che sono stati militarizzati contro la loro volontà - continuano Dadone, Dieni e Cattoi- Se la Corte Costituzionale si esprimerà a favore dei diritti dei forestali sarà solo grazie alle migliaia di ricorrenti che Fiano non ha mai ascoltato durante l'iter di questa disastrosa riforma". "Registriamo comununque con favore il cambio di opinione di uno dei principali sostenitori della riforma Madia in attesa di annoverarlo tra i promotori della rinascita del Corpo Forestale dello Stato" concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Commissione Affari Costituzionali.

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