(ASI) Roma - L’ormai tristemente nota questione delle buche di Roma continua ad essere al centro delle cronache. Dopo quanto accaduto a conclusione del Giro d’Italia, quando le disastrose condizioni delle strade hanno portato alla neutralizzazione dell’ultima tappa, la Corte dei Conti ha aperto un’indagine sui costi per le riparazioni last minute del manto stradale.

Anche se non è ancora possibile parlare di cifre precise, secondo i magistrati i “rammendi” realizzati in tutta fretta nonostante l’evento fosse programmato dal tempo e rivelatisi comunque inefficaci e inadeguati per il passaggio dei corridori, hanno causato una vera e propria emorragia nelle casse capitoline.

Quella che non esitiamo a definire una figuraccia in piena regola andata in onda in mondovisione non è che l’ultimo episodio di una saga a cui i cittadini romani assistono impotenti ormai da troppo tempo. Non si tratta solo della pessima immagine della città offerta agli occhi degli spettatori di tutto il mondo ma di una questione più ampia e grave, di un’amministrazione comunale che, nonostante mille promesse, si disinteressa di fatto della qualità dei servizi e della vita nella città. L’evidente lassismo dimostrato dal Campidoglio è assolutamente inaccettabile

“Il sindaco Raggi e il suo entourage si sono presentati ai romani come la squadra del cambiamento ma ad oggi gli unici mutamenti a cui abbiamo assistito sono decisamente peggiorativi. La qualità della vita a Roma ha subìto un crollo e romani e turisti devono affrontare ogni giorno una giungla fatta di disservizi, inefficienze e disagi” – dichiarano Emilio Viafora e Stefano Monticelli, Presidenti di Federconsumatori Nazionale e Federconsumatori Lazio.

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